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Notizie. Alcoa, operai occupano traghetto. L'azienda: "Chiusura a novembre"


Circa 450 operai dell'Alcoa, al rientro dalla manifestazione di ieri a Roma davanti al ministero dello Sviluppo economico, hanno occupato stamane la nave Tirrenia all'attracco nel porto dell'Isola Bianca a Olbia.

  "La rabbia dei lavoratori e' piu' forte della rassegnazione", spiega Rino Barca della Fim Cisl, mentre i suoi compagni sbattono i caschi da lavoro sulla ringhiera di protezione del traghetto. "Siamo stanchi e delusi, ma decisi a usare tutti i giorni che ci restano prima della programmata fermata della fabbrica di Portovesme per accelerare la risoluzione del problema. Vogliamo evitare che l'impianto si fermi". I lavoratori, dopo le tensioni con le forze dell'ordine di ieri, fanno sapere di non voler lasciare la nave. La gran parte dei loro rappresentanti sindacali sta rientrando in Sardegna in aereo. "E' vero, l'azienda ha dichiarato che rallentera' le procedure di fermata, spegnendo fra le 5 e le 6 celle elettrolitiche al giorno", afferma Barca, "ma da qui al prossimo 1 novembre l'impianto sara' stabilmente fermo. Ci sono ancora 270 celle in attivita', quindi abbiamo ancora una cinquantina di giorni, considerato che le procedure proseguono anche il sabato e la domenica. Dobbiamo utilizzare questo tempo al meglio, per evitare la fermata".

L'AZIENDA: CHIUSURA SLITTA A NOVEMBRE
Slitta al primo novembre la procedura di spegnimento dell'impianto Alcoa di Portovesme. Lo comunica l'azienda al termine dell'incontro al ministero dello Sviluppo economico, sottolineando in una nota che l'impianto sara' "definitivamente chiuso entro il 30 novembre".
Nel comunicato, Alcoa afferma che la fabbrica sarda sara' comunque mantenuta in "condizioni tali da poter essere riavviata da un altro operatore per un anno". Inoltre, conferma che "continuera' a essere disponibile a discutere la vendita della fabbrica" ma aggiunge che "finora non ha ricevuto alcuna manifestazione di interesse percorribile o differente rispetto a quelle considerate durante l'intero processo di vendita". La nota prosegue affermando che "e' essenziale che il processo di spegnimento sia condotto in modo ordinato e tempestivo" per "mantenere le operazioni sotto controllo e garantire la sicurezza dei dipendenti, della comunita' locale e dell'ambiente".
Fonte (AGI)